Scultura italica frammentaria, rappresenta il torso di una figura femminile. Proviene da Capestrano (AQ), è databile al VI sec. a.C., presenta molti caratteri singolari come ad esempio il corpetto costituito da una fascia che copre il petto e parte delle braccia, è tenuto da due larghe spalline con i bordi arrotondati fissate mediante due grosse fibule ad arco a tre gobbe con pendagli tubolari. I seni sono modellati schematicamente con due piccole protuberanze. La scultura presenta tracce di colore rosso sui bordi del corpetto e delle spalline. La scultura fu rinvenuta nel 1934 a seguito della scoperta del Guerriero di Capestrano, nella stessa area di necropoli, insieme a frammenti scultorei relativi ad una statua maschile. Le tre statue facevano forse parte di un gruppo scultoreo che riproduceva un gruppo familiare di alto rango, posto come “sema di un tumulo o circolo funerario. L’eccezionalità della raffigurazione femminile in una scultura fa emergere il ruolo rilevante della donna nell’ambito delle élites guerriere a capo delle comunità italiche.